Vaccini contro il COVID-19
Nel 2025 sono state aggiornate le vaccinazioni anti-COVID con preparati monovalenti Omicron-derivati. Il WHO TAG-CO-VAC (aprile 2024) raccomanda un vaccino monovalente di nuova generazione basato sulle sottovarianti Omicron JN.1/KP.2 per la campagna 2024-25. L'EMA e l'AIFA hanno approvato vaccini aggiornati (mRNA e proteici) con antigeni XBB.1.5 e successivi, mentre il CDC americano consiglia un richiamo ("booster") aggiornato 2024-2025 per tutti dai 6 mesi in su.
Studi real-world segnalano efficacia moderata: ad esempio, in oltre 160.000 veterani statunitensi il booster 2024-25 ha ridotto di circa il 29-39% il rischio di visite al PS per COVID-19 e di circa il 64% il rischio di morte correlata. Il profilo di sicurezza resta coerente con i vaccini precedenti: reazioni locali/moderate comuni, eventi avversi gravi rari (ad es. pericardite/miocardite in giovani maschi). Le autorità sanitarie sottolineano che in ogni caso i benefici superano nettamente i rischi.
Vaccini antinfluenzali
Per la stagione 2025-2026 AIFA/EMA hanno autorizzato 11 vaccini influenzali (quadrivalenti, adiuvati, ad alta dose, etc.) aggiornati secondo le raccomandazioni WHO. Il Ministero della Salute consiglia la vaccinazione dal primo ottobre per anziani (≥60 anni), bambini 6 mesi-6 anni, gravidanza e persone a rischio (malati cronici, Rsa, operatori sanitari).
Dal punto di vista clinico, i vaccini antinfluenzali stagionali offrono generalmente efficacia moderata (tipicamente 40-60% nelle popolazioni a rischio). Una novità emergente è l'uso della tecnologia mRNA anche per l'influenza. In uno studio di fase 1/2 (Nature Communications 2025) vaccini mRNA quadrivalenti codificanti contemporaneamente emmaglutinina (HA) e neuraminidasi (NA) hanno indotto risposte anticorpali analoghe a quelle dei vaccini tradizionali contro HA, aggiungendo risposte NA senza aumentare la reattogenicità.
Vaccini combinati COVID+Influenza
Moderna e Pfizer stanno inoltre sperimentando vaccini combinati anti-flu + anti-COVID. Un recente confronto (npj Vaccines 2025) evidenzia che sia mRNA-1083 (Moderna) sia mRNA-1020/1030 (Pfizer) producono forte immunogenicità e buona tollerabilità; in particolare Moderna mRNA-1083 ha riportato immunità superiore e, in uno studio di fase III annunciato positivamente nel 2024, ha incontrato gli endpoint primari. I profili di sicurezza di queste formulazioni combinati sono stati comparabili a vaccini mRNA standard, con prevalentemente reazioni lievi/moderate. Tali vaccini duali non sono ancora autorizzati, ma promettono di semplificare le campagne vaccinali in futuro.
Vaccini contro il RSV (Virus Sinciziale Respiratorio)
Sono state confermate efficacia e sicurezza dei nuovi vaccini RSV. Una revisione Cochrane (2024) riporta che nei trial i vaccini proteici prefusione (es. Arexvy GSK, Abrysvo Pfizer) riducono significativamente l'incidenza di malattia respiratoria severa da RSV: ad esempio, in anziani la malattia delle basse vie aeree respiratorie (LRTI) è stata ridotta del 77%, mentre nei neonati di madri vaccinate il ricovero per RSV è diminuito del 54%. Non sono emerse differenze significative in eventi avversi gravi rispetto a placebo (profilo di sicurezza molto favorevole).
In Italia, dal 2025/26 è prevista l'introduzione di nuovi interventi: anticorpi monoclonali (nirsevimab) per i neonati e un vaccino per donne in gravidanza. Attualmente sono già autorizzati in Europa vaccini per anziani (>60 aa) e donne gravide (es. Arexvy raccomandato per tutti ≥60 aa; Abrysvo per adulti e gestanti), con altre formulazioni in arrivo. Le autorità (WHO, AIFA) stanno seguendo i dati real-world e stanno aggiornando le raccomandazioni per includere la vaccinazione materna e l'immunoprofilassi infantile.
Vaccini HPV (Papillomavirus)
I vaccini anti-HPV confermano elevata efficacia e sicurezza nel prevenire neoplasie HPV-correlate. Studi clinici a lungo termine mostrano che anche due dosi offrono protezione robusta (fino a 13 anni) contro HPV16/18, soprattutto se somministrate in adolescenza. Un nuovo studio (Lancet Reg Health 2025) ha riportato un'efficacia globale del 54% nel prevenire lesioni cervicali di alto grado attribuibili ad HPV-16/18 in donne vaccinate con almeno una dose, ma l'efficacia è salita al 75% se la prima dose è stata somministrata ≤18 anni.
In Italia e nei protocolli internazionali la vaccinazione primaria è rivolta a preadolescenti (maschi e femmine intorno a 11-12 anni) e la coorte di recupero estesa alle giovani donne fino a 26 anni. Le revisioni di farmacovigilanza (EMA) confermano l'assenza di associazioni causali con sindromi autonomiche o sindromi complesse post-vacciniche, ribadendo che i benefici superano di gran lunga qualsiasi rischio. Nel 2024 l'OMS ha inoltre prequalificato un quinto vaccino HPV (Walrinvax®) che amplia l'offerta globale.
Vaccini HIV
Non esistono ancora vaccini antiretrovirali approvati. Tuttavia nel 2025 sono stati pubblicati progressi sperimentali: ad esempio uno studio su Science (luglio 2025) ha descritto un vaccino prototipo germline-targeting (trimeri ricombinanti BG505 SOSIP con adiuvante AS01B) che, in fase I, ha attivato in adulti precursori di anticorpi neutralizzanti ampi (bnAbs) contro il sito CD4 dell'HIV, alcuni dei quali maturavano in anticorpi in grado di neutralizzare il virus in vitro. Questi risultati forniscono prova di concetto che la progettazione razionale di vaccini HIV può indirizzare le cellule B verso bnAbs.
Altri approcci mRNA sequenziali (prime-boost eterologo) hanno mostrato promettenti segnali iniziali, ma rimangono a livello di sperimentazione iniziale. Attualmente le strategie raccomandate si basano principalmente sulla profilassi (PrEP) e sulla terapia antiretrovirale; la vaccinazione antiretrovirale è ancora in fase di ricerca clinica.
Vaccini antitumorali (terapeutici)
I vaccini oncologici sono in rapida evoluzione. Nella prospettiva di Lancet (luglio 2025) si sottolinea che nuovi vaccini terapeutici, spesso combinati con immunoterapia (checkpoint), stanno mostrando benefici: vaccini adiuvati contro melanoma e pancreas in adiuvante riducono la malattia residua minima e le recidive, mentre vaccini in situ in tumori avanzati (polmone, mammella, linfomi) hanno indotto regressioni sistemiche tumorali.
Un esempio concreto è il vaccino liponodale ELI-002 targeting mutazioni attivanti di KRAS (fase 1 AMPLIFY-201, Nature Medicine 2025): in pazienti con carcinoma pancreatico e colorettale in remissione (malattia minimale residua), la risposta T-cellulare anti-KRAS ha correlato con la sopravvivenza libera da malattia. In quelli con alta risposta T anti-KRAS, la mediana di RFS non è stata raggiunta, rispetto a 3,02 mesi nei non rispondenti (HR 0.12; p=0.0002). Il vaccino ha indotto sia cellule CD4+ sia CD8+ persistenti (71% dei pazienti) e ha generato spreading verso ulteriori neoantigeni tumorali (67%).
I profili di sicurezza di questi vaccini oncologici rimangono finora accettabili (poche tossicità gravi nei trial). In sintesi, la combinazione di vaccini personalizzati o "off-the-shelf" con immunomodulatori sta aprendo nuove prospettive terapeutiche, ma queste strategie sono ancora in sperimentazione clinica precoce.
Innovazioni tecnologiche e modalità di somministrazione
Negli ultimi anni le nuove piattaforme vaccinali stanno rivoluzionando il campo. Oltre all'estensione dell'mRNA a vari patogeni (COVID, influenza, RSV sperimentale), si segnalano vaccini a base di lipide-nanoparticelle multi-antigeniche, nuove formulazioni adiuvate (es. proteina prefusione RSV) e tecnologie di targeting dei linfonodi (es. vaccini chimera amphiphile per KRAS). Si valuta anche la via di somministrazione: per ora prevale la via iniettabile, ma si studiano formulazioni inalatorie/nasali o patch cutanei per facilitare la somministrazione di massa. In generale, il 2025 vede una convergenza tra immunologia di precisione, big data (AI nella progettazione) e biotecnologia avanzata per creare vaccini più efficaci e versatili.
Tabella riassuntiva: vaccini principali 2025
| Vaccino (piattaforma) | Target clinico | Efficacia | Stato regolatorio |
|---|---|---|---|
| Anti-COVID aggiornato (mRNA/proteico) | COVID-19 (tutte le età, anziani e fragili) | Riduzione ~30-40% casi gravi/decessi dopo 6 mesi | Approvati e raccomandati (booster annuale ≥6 mesi) |
| Vaccini combinati COVID+Influenza (mRNA) | Prevenzione congiunta influenza + COVID-19 | Fase III (Moderna mRNA-1083): endpoint raggiunti; alta immunogenicità | In sperimentazione clinica (fase III completata, non ancora autorizzati) |
| Vaccini antinfluenzali stagionali (tradizionali, quadrivalenti) | Influenza (tutti i gruppi a rischio) | Efficacia variabile ~40-60%. Adulti ≥65 aa: formulazioni ad alta dose o adiuvate | Autorizzati annualmente; 11 vaccini approvati 2025-26 (AIFA) |
| Vaccini RSV prefusione (proteina+adiuvante) | RSV in anziani (≥60 aa) e protezione neonatale per vaccinazione materna | Riduzione LRTI RSV anziani ~77%, neonato riduzione ospedalizzazioni ~54% | Autorizzati EU/USA (GSK/Pfizer); programmi vaccinali 2025-26 in Italia |
| Vaccino HPV 9-valente (proteico VLP) | HPV-correlati (cervice, ano, orofaringe) in adolescenti e giovani adulti | VE ~90% contro lesioni HPV16/18 giovani vaccinati; VE 75% se prima dose ≤18 aa | Raccomandato preadolescenti 11-12 aa; approvato adulti fino a 26 aa |
| Vaccini anti-HIV sperimentali | Sieronegativi ad alto rischio (ricerca clinica) | Fase I: vaccini germline-targeting inducono precursori bnAbs HIV | In sperimentazione clinica (fase I); nessun vaccino approvato |
| Vaccini terapeutici antitumore (es. ELI-002) | Tumori solidi con neoantigeni (es. PDAC/CRC KRAS-mutati) | Fase I: vaccinazione induce T-Cell anti-KRAS 84%; high responders RFS non raggiunta vs 3,02 mesi (HR 0.12) | Sperimentale (fase I completata, fase II in corso) |
Conclusioni
Il panorama vaccinale del 2025 mostra progressi straordinari su molteplici fronti. I vaccini anti-COVID aggiornati con varianti Omicron JN.1/KP.2 mantengono efficacia moderata contro forme gravi (30-40% riduzione ricoveri/decessi), mentre i nuovi vaccini RSV (Arexvy, Abrysvo) offrono protezione robusta (77% riduzione LRTI anziani, 54% ricoveri neonatali) con profilo di sicurezza eccellente. I vaccini combinati mRNA COVID+Influenza di Moderna e Pfizer hanno completato la fase III con risultati promettenti, aprendo la strada a campagne vaccinali semplificate.
I vaccini HPV 9-valenti confermano elevata efficacia (75% se somministrati ≤18 anni) nella prevenzione di neoplasie HPV-correlate, mentre i vaccini terapeutici antitumorali (es. ELI-002 per KRAS-mutati) mostrano risultati preliminari incoraggianti con risposte T-cellulari persistenti e riduzione recidive. Nel campo HIV, i vaccini germline-targeting in fase I dimostrano la fattibilità dell'induzione di anticorpi neutralizzanti ampi, segnando progressi concettuali importanti.
Le innovazioni tecnologiche (mRNA, lipide-nanoparticelle, adiuvanti avanzati, AI nella progettazione) e le nuove vie di somministrazione (inalatorie, transcutanee) promettono di trasformare ulteriormente il panorama vaccinale nei prossimi anni. Le autorità regolatorie (WHO, EMA, AIFA, CDC) continuano ad aggiornare le raccomandazioni basandosi su dati real-world e studi clinici robusti, garantendo sicurezza ed efficacia per le popolazioni target.