Nel 2025 emergono numerosi nuovi farmaci e combinazioni per il diabete e l'obesità. Gli agonisti dei recettori GLP-1 continuano a dominare, con molecole multi-recettoriali che potenziano l'effetto sul peso e sul controllo metabolico. Lo studio SURPASS-CVOT (≥13.000 pazienti T2D con rischio CV) ha mostrato che tirzepatide (GLP-1/GIP-RA) è non-inferiore a dulaglutide nella riduzione degli eventi cardiovascolari maggiori (MACE), con un trend verso minor mortalità e maggior miglioramento di funzione renale e HbA1c. Per l'obesità, tirzepatide si conferma superiore al semaglutide: nello studio SURMOUNT-5 (72 settimane) la perdita di peso media è stata del 20,2% con tirzepatide vs 13,7% con semaglutide (differenza ~6.5% in più).
Anche nuovi agonisti bicomponente e tricomponente si sono distinti in fase avanzata: la combinazione cagrilintide+semaglutide (REDEFINE-2) ha prodotto −13,7% di peso corporeo in 68 settimane, e il tri-agonista retatrutide (GLP-1/GIP/glucagon) in fase 2 ha indotto perdite fino al 25% del peso iniziale a dose elevata (12 mg/sett).
Principali terapie emergenti
| Farmaco (classe) | Indicazione | Fase/Autorizzazione | Meccanismo | Esiti principali |
|---|---|---|---|---|
| Tirzepatide (GLP-1/GIP-RA) | Diabete T2, obesità | Approvato FDA/EMA | Agonista GLP-1 e GIP | SURPASS-CVOT: MACE non-inferiore vs dulaglutide (HR≈0.92). Weight loss ~20% in T2D e obesità; SURMOUNT-5: −20,2% vs 13,7% con semaglutide. |
| Cagrilintide+Semaglutide | Obesità (T2D) | Fase 3 | GLP-1-RA + agonista amilino | REDEFINE-2: −13.7% peso a 68 settimane, miglior controllo glicemico e CV risk markers. |
| Retatrutide (tri-agonista) | Obesità | Fase 2 | GLP-1/GIP/Glucagon agonista | Fase 2: perdita di ~25% peso a 48 settimane (12 mg). Potenziale efficacia superiore di nuove combinazioni multi-ormonali. |
| Semaglutide (Wegovy) | Obesità pediatrica ≥12 | Approvato FDA (2023) | GLP-1-RA | Conferma dei risultati degli RCT pediatrico STEP TEENS: perdita di peso del 16,7% vs 0,6% placebo a 68 sett. |
| Liraglutide (Saxenda) | Obesità pediatrica ≥12 | Approvato FDA/EMA | GLP-1-RA | RCT pediatrici: riduzione di peso BMI (%) superiore a placebo; EMA lo approva nei ≥12 anni. |
| Setmelanotide (MC4R agon.) | Obesità monogenica | Approvato FDA/EMA | Agonista recettore leptinico | Nei disordini monogenici (POMC, PCSK1, LEPR) riduce fame e peso con 10% di perdita in 45-80% dei pazienti. |
| Resmetirom (TRβ agon.) | MASLD con fibrosi | Approvato FDA/EMA (2023) | Agonista recettore tireoideo β | In trial fase 3 MASH: risoluzione NASH (senza peggioramento fibrosi) in ~26-30% vs ~12-15% placebo. Apertura di trattamento dell'epatopatia metabolica. |
| Pfizer Danuglipron (orale) | Obesità | Sviluppo interrotto | GLP-1-RA orale | Marzo 2025: Pfizer annuncia interruzione dello sviluppo dopo studi di fase 2. Dimostra le difficoltà di formulare GLP-1 orali stabili. |
Oltre ai GLP-1, è crescente l'interesse per i farmaci anti-obesità innovativi (p. es. agonisti MSH per obesità sindromiche). In diabete tipo 1, le terapie immunomodulanti avanzano: alla conferenza EASD 2025 sono stati presentati i risultati di studi in corso su terapia anti-infiammatoria e beta-cellule. Lo studio MELD-ATG (fase 2) ha dimostrato che un dosaggio minimo di anti-timoglobulina (0.5 mg/kg) preserva significativamente la funzione β (C-peptide maggiore, A1c minore) nei bambini/adolescenti con T1D insorto da poco. Viceversa, il trial Ver-A-T1D con verapamil non ha mostrato differenze statisticamente significative in C-peptide a 12 mesi rispetto al placebo.
Infine, le linee guida ADA/EASD 2025 hanno aggiornato le raccomandazioni terapeutiche: si enfatizza un approccio "cardio-renale-metabolico", privilegiando farmaci con benefici sul peso corporeo e protezione cardiovascolare/renale. Viene introdotto il concetto di malattia "cardio-renale-metabolica" (CKM) e si sottolinea l'adozione più ampia del monitoraggio glicemico continuo (CGM) anche nei pazienti non trattati con insulina. Le nuove linee guida raccomandano inoltre di estendere le indicazioni delle GLP-1 RA a pazienti diabetici con alto rischio CV, HFpEF o CKD, e prevedono screening pre-sintomatico per il T1D (anticorpi anticorpo anti-isole tra parenti di 1° grado) per poter ritardare l'insorgenza della malattia con teplizumab.
Approcci nutrizionali
Il focus nutrizionale nel 2025 conferma l'importanza di diete mediterranee, restrizione calorica e modelli alimentari innovativi per prevenire e gestire diabete e obesità. Un grande trial (PREDIMED-Plus, 4.746 soggetti 55-75 anni con sindrome metabolica) ha mostrato che un intervento combinato di dieta mediterranea ipocalorica + esercizio fisico regolare riduce del 31% l'incidenza di diabete tipo 2 rispetto a una dieta mediterranea standard. In pratica, abbassare modestamente le calorie e introdurre attività fisica ha prevenuto circa 3 nuovi casi di T2D ogni 100 persone in 6 anni.
Anche i modelli dietetici speciali ottengono attenzione. Una revisione sistematica recente indica che il digiuno intermittente (IF) produce riduzioni significative di peso (-4.5 kg) e HbA1c (-0.8%) nei pazienti con T2D o prediabete, risultando spesso superiore alla dieta ipocalorica continua. In particolare, vari studi confermano che IF migliora la sensibilità insulinica e i marker metabolici, ed è altrettanto efficace quanto la restrizione calorica quotidiana nel lungo termine. Tuttavia, viene raccomandato il monitoraggio clinico (CGM) nei diabetici che praticano il digiuno, per prevenire episodi ipoglicemici.
Le linee guida nutrizionali internazionali (ADA, WHO ecc.) ribadiscono i principi di una dieta varia e povera di zuccheri semplici e grassi saturi. Il documento ADA 2025, ad esempio, conferma la riduzione del 3-7% di peso come obiettivo iniziale (e fino al 15% per favorire remissione del diabete) tramite alimentazione sana e attività fisica. Le raccomandazioni sottolineano anche l'importanza della terminologia inclusiva e del sostegno psicologico/educativo al paziente.
Chirurgia bariatrica e procedure correlate
La chirurgia bariatrica conferma la sua superiorità nel trattamento dell'obesità grave e del diabete. Uno studio osservazionale su oltre 51.000 pazienti (BMI≥35) ha evidenziato che, dopo due anni, il sleeve gastrectomy o il gastric bypass inducono una perdita media di peso del 24% (≈58 libbre) contro il solo 4.7% ottenuto con GLP-1 RA iniettabili. In altre parole, la chirurgia bariatrica ha determinato circa cinque volte più perdita ponderale rispetto alle terapie farmacologiche (24% vs 4.7% in 2 anni).
Le linee guida ASMBS/IFSO (2022) e AACE 2024 continuano a raccomandare questi interventi anche in pazienti con T2D (anche BMI≥30 con comorbilità) come opzione standard di cura, data la loro efficacia «dirompente» sulla remissione del diabete e sui profili metabolici. Le procedure mininvasive e endoscopiche evolvono: ad esempio, sono in studio il palloncino intragastrico, sleeve gastrectomy endoscopica e bypass bilio-pancreatico in versione ≤GI luminale. Queste tecniche richiedono ancora conferme di lunga durata.
Ciò nonostante, il messaggio centrale del 2025 resta che, per l'obesità severa e il «diabete da obesità» (diabesità), la chirurgia fornisce risultati di gran lunga più duraturi e consistenti rispetto ai farmaci. Tale evidenza rafforza l'indicazione precoce a considerare la chirurgia nei pazienti eleggibili che non raggiungono obiettivi salutari con terapia medica e di stile di vita.
Tecnologie diagnostiche e innovazioni
Le tecnologie per il monitoraggio e la diagnosi di diabete/obesità avanzano rapidamente. Nel 2025 i CGM (Continuous Glucose Monitor) di nuova generazione si diffondono anche fuori dall'uso insulinico: ad esempio, Dexcom G7 (15 giorni d'uso) e Abbott FreeStyle Libre 3 Plus (15 giorni, dati in continuo) sono oggi disponibili, e la FDA ha ampliato la copertura CGM anche per pazienti non-insulinodipendenti. Emersero sistemi integrati insulin pump-CGM (AID): il sistema Tandem t:slim X2 ha esteso la compatibilità al sensore FreeStyle Libre 3 Plus, semplificando la terapia automatica.
Una innovazione chiave è lo sviluppo di sensori duali per glucosio e chetoni. Abbott ha annunciato (ADA 2025) un sensore indossabile avanzato basato sulla piattaforma FreeStyle Libre 3 che misura contemporaneamente glucosio e chetoni nel sangue. Questo permetterebbe l'allerta precoce in caso di chetoacidosi (DKA) nei pazienti diabetici. In generale, il monitoraggio glicemico continuo migliora la sicurezza del digiuno intermittente e l'aderenza al trattamento: le linee guida ADA 2025 raccomandano un uso più ampio dei CGM («oltre i pazienti in insulina») per ottimizzare il controllo metabolico.
Altre tecnologie emergenti includono applicazioni di IA per la diagnosi precoce: ad esempio, sistemi di intelligenza artificiale stanno potenziando lo screening della retinopatia diabetica su immagini retinali, e algoritmi di gestione personalizzata della dieta. Tecnologie di imaging avanzate (risonanza magnetica con PDFF per quantificare la steatosi epatica, elastografia epatica Fibroscan) sono sempre più impiegate nelle complicanze metaboliche. In sintesi, il 2025 vede una convergenza tra dispositivi indossabili avanzati e strumenti diagnostici digitali: CGM più precisi (anche Over-the-Counter come Dexcom Stelo), sensori combinati e telemonitoraggio aprono la strada a un trattamento più sicuro e personalizzato del diabete.
Scoperte genetiche e meccanicistiche
Nel 2025 nuovi studi genetici e meccanicistici stanno svelando la complessità del diabete e dell'obesità. A livello genetico, una vasta GWAS internazionale su 2,5 milioni di persone di etnie diverse ha identificato oltre 600 regioni genomiche associate al rischio di T2D, includendo 145 loci non precedentemente noti. Questi risultati migliorano la comprensione delle basi ereditarie del diabete e confermano l'importanza dell'eterogeneità genetica tra popolazioni.
Sul fronte dell'obesità, un grande studio su 450mila individui UK Biobank ha individuato 266 varianti in 205 loci in cui allele aumentante la adiposità si associa a ridotto rischio cardio-metabolico. Ciò ha permesso di definire 8 "sottotipi genetici" di obesità, alcuni con effetti protettivi sui lipidi e sulle malattie CV nonostante l'eccesso adiposo. Questi dati aprono la strada alla medicina di precisione: per esempio, un «genetic risk score di sconnessione adiposità-malattia» può spiegare perché alcuni obesi sviluppano meno complicanze metaboliche.
Meccanismi infiammatori sono anch'essi al centro dell'attenzione: all'EASD 2025 è stata proposta una nuova subclassificazione del T2D basata su parametri di infiammazione sistemica (conteggio leucocitario). È stato identificato un sottogruppo "ad alta infiammazione" di T2D, con prognosi peggiore degli altri, ma che pare rispondere meglio a farmaci anti-infiammatori mirati (inibitori dell'IL-1β e del complesso NLRP3). Questo suggerisce un cambio di paradigma terapeutico: invece di agire solo sulla riduzione ponderale, si potrebbe mirare direttamente alle vie infiammatorie per abbattere il rischio metabolico residuo.
Altre scoperte meccanicistiche includono nuovi biomarcatori: studi proteomici individuano firme sieriche che distinguono gli effetti metabolici protettivi indipendentemente dal peso, mentre ricerche sul microbiota esplorano come la flora intestinale modulata dalla dieta o dai farmaci impatti sull'insulino-resistenza.
Conclusioni
Il 2025 segna una fase di grande fermento nel campo del diabete e dell'obesità: l'integrazione di evidenze genetiche, cliniche e tecnologiche permette di definire sottotipi più precisi di diabete/obesità e di aprire la strada a terapie innovative (dagli immunomodulatori ai farmaci mirati). I nuovi agonisti GLP-1/GIP multi-recettoriali come tirzepatide, cagrilintide+semaglutide e retatrutide offrono efficacia superiore sia sul controllo glicemico che sulla riduzione del peso corporeo, mentre la chirurgia bariatrica rimane il gold standard per l'obesità severa con risultati cinque volte superiori ai farmaci.
Le linee guida ADA/EASD 2025 introducono un approccio olistico "cardio-renale-metabolico", sottolineando l'importanza di farmaci che proteggano simultaneamente cuore, reni e metabolismo. Le tecnologie CGM di nuova generazione, i sensori duali glucosio-chetoni e l'intelligenza artificiale applicata alla diagnostica aprono nuove frontiere per il monitoraggio personalizzato. Ricerche future basate su queste scoperte, unite ai nuovi studi clinici in corso, promettono di trasformare ancora di più la prevenzione e il trattamento di diabete e obesità.